A tavola con il Nobile da food blogger, un Nobile weekend a Montepulciano, ospite del Consorzio Vino Nobile per il concorso enogastronomico.
Tre giorni indimenticabili dedicati a cibo, vino, tradizioni, lunghi dialoghi, questo è: un Nobile weekend a Montepulciano, ospite del Consorzio Vino Nobile, questo il mio primo viaggio da vera food blogger.
Onestamente non so da dove iniziare perché sono state giornate di intense di contenuti, ricche di incontri e scambi, colme di entusiasmo e novità, il tutto sempre accompagnato dal Nobile di Montepulciano e da ottimo cibo della tradizione.
Vorrei dedicarmi qui a tre argomenti importanti: Montepulciano, il Nobile, le persone, queste cose sintetizzano la mia esperienza a tavola con il Nobile.
Montepulciano
Montepulciano: c’ero stata alcuni anni fa e ricordavo le vie impervie e i panorami mozzafiato. Un paese, cosi mi piace chiamarlo, che ti guarda da sopra la collina con dignità, un paese che dall’alto controlla la Val d’Orcia e la Val di Chiana e allunga lo sguardo sino al Trasimeno. Contornato da mura medievali che racchiudono storie di vita, tradizione, povertà e tantissima arte. Ricco di turisti che trovano qui accoglienza, buon cibo e ottimo vino.
Montepulciano mi ha accolto insieme al resto dei giurati aprendo le porte di cantine, sedi di contrade, piccoli scorci, aprendo anche le braccia per abbracci sinceri. Ecco questo mi piace di questa gente: la sincerità. La schiettezza si respira nelle vie imbandite a festa per accogliere questa settimana di riti e sfide; la vivacità nei colori che contraddistinguono ogni contrada; la semplicità nei modi senza fronzoli ma con molto garbo; la simpatia la goliardia e la comicità e infine l’impegno e la serietà nel lavoro.
Eh niente mi piace parecchio, potrei quasi innamorarmi di Montepulciano
Nobile di Montepulciano
Il Nobile di Montepulciano, un vino rosso elegante derivante da uve di prugnolo (sangiovese) per il 70%, il resto da vitigni elencati nel disciplinare che dichiara la denominazione a DOCG. Un invecchiamento minimo di 24 mesi in botti e un affinamento minimo di 6 mesi in bottiglia. Un territorio quello di Montepulciano che ospita 90 cantine su 14000 abitanti, questo fa percepire l’importanza che il vino ha nell’economia del territorio. Una delle cose che mi ha molto entusiasmato è il lavoro del Consorzio Vino Nobile, un lavoro necessario per poter affermare il nome di questo vino e farlo conoscere nel mondo.
L’enoliteca
Il consorzio ha da poco aperto una Enoliteca che ha sede nella fortezza di Montepulciano, questa sede si basa su un terreno molto ricco di storia. Sono stati ritrovati infatti durante i lavori di ristrutturazione reperti archeologici di varie epoche, come cisterne che raccoglievano semi e granaglie nell’epoca etrusca e altri contenitori e costruzioni romane e medievale. Agli amici del Consorzio piace pensare che lì già molti anni fa si pigiasse l’uva e io condivido questo pensiero con loro. Tutta questo si può vedere grazie ad un bellissimo lavoro di pavimentazione a vetro che preserva e mette in mostra queste meraviglie.
In Enoliteca poi c’è il vino naturalmente e qui è applicata tutta la modernità: attraverso dei dispenser che custodiscono le bottiglie a temperatura controllata. Si possono assaggiare i vini presenti (75 cantine hanno i vini distribuiti qui) e decidere quale acquistare con il supporto del personale preparato.
Le persone
Le Persone: quanta ricchezza in poco tempo, quanti incontri ricchi di parole, risate e condivisioni.
La vita a me riserva sempre tanto stupore negli incontri: Anna Maria, Roberto, Monica, Elvia, Amedeo, Alessandro, Silvia, Giovanni, Marco, Maurizio, Nadia, Marco, Francesca, Chiara, Divina, Chiara e chissà quanti altri ne avrò dimenticati. Persone per me tutte sconosciute. Tutte da scoprire, tutte da raccontare e ognuno di loro in qualche modo si è raccontato e si è svelato. Condividendo la propria professionalità e il proprio sapere, con umiltà e grande disponibilità.
Il mio atteggiamento in queste occasioni è quello dei bambini: ascolto e registro, ascolto e imparo, ascolto e memorizzo. Ascolto e rido, ascolto e racconto anch’io qualcosa.
L’ascolto e il racconto reciproco è facile intorno ad una tavola dove si inizia a parlare di vino Nobile, poi si parla di panzanella e si finisce a parlare della propria vita, dei sogni, dei figli, delle madri, degli amori finiti e di quelli appena iniziati. Io ho imparato che le storie delle persone mi possono portare a fare lunghi viaggi con la mente, a visitare luoghi grazie con gli occhi di altri e in questi tre giorni sono andata molto più in là di Montepulciano ho viaggiato parecchio con la mente. Un grazie speciale ad Anna Maria, Monica ed Elvia le mie “colleghe” dell’ AIFB, spero avremo modo di fare altri viaggi insieme.
A tavola con il Nobile … ci vedremo sicuramente di nuovo, grazie Montepulciano.