Da qualche anno improvvisamente è scoppiata la moda delle erbe spontanee. Eppure ci sono sempre state, anche quando non le notavamo. In questo articolo non vi spiego le erbe, non è il mio lavoro, ma vi spiego come approcciarvi alla raccolta e all’uso in cucina.
Il tempo delle erbe spontanee
Come spesso ricordo, la natura non fa le cose a caso e così le erbe spontanee, almeno la maggior parte, tornano a vegetare in modo importante in primavera. In questo tempo la parte vegetativa è perfetta per essere raccolta, piccole foglie, germogli, fiori. È una meraviglia che si manifesta di ora in ora. Se avete la possibilità di avere un fosso, un prato, un argine, una collina, un bosco vicino casa e poterlo osservare, vedrete come in poche ore cambi completamente la vegetazione.
È il tempo in cui si riattiva la natura, riparte l’attività linfatica della maggior parte delle piante da frutto che sono state a riposo.
È anche il tempo in cui riparte il nostro corpo, dal riposo invernale, le ore di luce aumentano e così aumenta anche la necessità di muoversi e di intraprendere più ore di attività.
Di cosa abbiamo bisogno? di depurarci e ristabilirci,
Come raccogliere le erbe spontanee
Tornando alla moda delle erbe spontanee, ciò che mi distrugge l’anima è vedere raccolte borse e borse di erbe, per poi chiedere: adesso che le ho raccolte cosa ne faccio?
La mia risposta sarebbe a basi di insulti. NON abbiamo il diritto di raccogliere tutto e NON è necessario farlo.
Allora vorrei darvi delle indicazioni precise, semplici e facili. Vorrei che le applicassero soprattutto chi si fregia di una vita sostenibile, perché è importante essere d’esempio.
- Raccogliete le erbe in luoghi lontani da strade o da appezzamenti che vengono trattati con concimi e diserbi.
- Raccoglietele in suoli non privati, se il suolo è privato, chiedete al proprietario.
- Raccogliete solo le erbe che conoscete, ne esistono di tossiche, se non siete sicuri, raccogliete solo una foglia e consultatevi prima di procedere.
Io uso una app di riconoscimento molto utile PlantNet e i miei libri che vi raccomando in fondo all’articolo. - Raccogliete solo ciò che vi serve!!! non fate scorte se poi non sapete cosa farne. Fatevi più passeggiate e più raccolte misurate piuttosto, così le piante possono continuare a germogliare e vegetare. È fondamentale che le piante continuino la loro vita selvatica e arricchiscano l’ecosistema.
- Non voglio vedervi con sacchetti di plastica a raccogliere le erbe, è una cosa assurda. Portatevi un sacchetto di tela, un cestino, usate il berretto, la sciarpa, la maglietta. No plastica che poi si vedono i sacchetti persi per i fossi.
- Lavatele poco, mettetele in acqua fredda con un pugno di sale e sciacquatele bene.
- Cucinatele poco, possibilmente non bollite, ma stufate così da mantenere tutte le proprietà.
- Evitate di congelarle, sono germogli e foglie fresche, vanno mangiate subito ora.
- Se sapete usare alcol e creare unguenti, estratti e olii essenziali potete ricavare degli ottimi prodotti per la cura della persona.
La moda delle erbe spontanee
Non abbiamo inventato nulla tranquilli, i nostri nonni raccoglievano peverel e radicee, che sarebbero la Radicchiella Selvatica e il Tarassaco e lo faceva in tegame, per pulire l’intestino.
Perché ha sempre funzionato così, se oggi la terra mi da questo, questo fa bene al mio corpo. Le erbe spontanee in questo tempo sono un toccasana, hanno quasi tutte proprietà di disintossicazione e depurazione. Inoltre tutti i germogli sono ricchi di vitamine che sono necessarie in questo fase stagionale.
Consigli in cucina
Potete inventarvi un sacco di cose, frittate, risotti, sughi per la pasta, ripieni, torte salate di tutto e di più.
Vi lascio alcune mie ricette, ma sono certa che saprete fare anche molto meglio.
Ravioloni ripieni
Risotto alle erbe spontanee
Consiglio manuali da consultare:
mio preferito Atlante gastronomico delle erbe
facile e immediato Erbe spontanee. Conoscerle e riconoscerle
Buona raccolta e occhio che vi vedo!
Monica