Niente di nuovo, non ci stiamo inventando niente di nuovo, stiamo solo riscoprendo degli ingredienti che ci sono sempre stati nella cultura enogastronomica italiana e ora son tornati di gran moda.
Fra questi tutte le farine di legumi, con i quali si possono preparare gran cose, fra cui le famose Torte di Ceci.

Torta o Cecina o Farinata?

Che nome diamo a questa preparazione? Beh dipende dove siamo collocati geograficamente o dove abbiamo passato le vacanze o dove abbiamo amici o parenti.

Se ci troviamo a Livorno si chiamerà Torta.
Se invece siamo a Pisa si chiama Cecina.
Se ci spostiamo in Liguria o in centro Italia, Farinata.

Qualcuno la fa più bassa e croccante, chi più alta da farcire. C’è chi la mette in mezzo al panino il famoso 5e5 di Gagarin a Livorno, c’è chi la farcisce o la accompagna alle erbe fresche.

Sicuramente qualcuno avrà da ridire che questa non è quella vera, quella tradizionale e via via.
Ma sapete cosa vi devo dire, l’importante è che la facciate, scegliendo con cura la farina di ceci da utilizzare e che la introduciate come preparazione da fare abitualmente.
Sarà perfetta da portare al lavoro, al mare, per un pic nic, per cena o l’aperitivo fra amici.

Ingredienti per la Torta di Ceci

200 gr di farina di ceci
600 gr di acqua
sale
½ bicchiere di olio d’oliva
pepe

Procedimento

Stemperare una parte di farina di ceci e 3 parti d’acqua in una terrina, aggiungere il sale e mescolare energicamente con la frusta per sciogliere i grumi di farina.

Lasciare riposare la miscela per un paio d’ore, mescolando di tanto in tanto per evitare la decantazione della farina.

Ungere una teglia da forno, meglio se ferro o alluminio con un velo d’olio metterla in forno Aggiungete mezzo bicchiere d’olio e versate la miscela partendo dal centro della teglia fino a uno spessore di circa 5 mm.
Mettere in forno e cuocere fino a che non si sarà formata una crosticina dorata.

Spolverare alla fine con una bella macinata di pepe.

Consigli

A me piacciono entrambi le versioni, sia quella sottile che è ottima anche per gli aperitivi, che la versione più alta perfetta da imbottire.

Io la taglio a spicchi e poi a più strati, qui in foto con prosciutto crudo e agretti o con quello che più vi piace.

Una volta cotta e lasciata raffreddare, dura anche diversi giorni in frigo e la potete arrostire e scaldare.

Per la cottura vi consiglio l’acquista di una teglia in ferro, che basterà ungere bene e vi permette una cottura perfetta.