La preparazione delle mele sciroppate non l’avevo mai valutata, fino a qualche mese fa. C’è stata una congiunzione di eventi che mi hanno portata a provare la ricetta. Il primo è stato l’evento Winegarden dedicato a Vino, patate e mele rosse. La preparazione dell’evento ha previsto un mio viaggio fino a Pinzano al Tagliamento, presso Borgo delle Mele per scoprire le mele antiche. Il secondo è stata l’occasione di redigere il sommario di una serie di ricettari storici di cui inizio a racontarvi qualcosa.

Ricette e ricettari

Conosco Mariolina da qualche anno, era una mia cliente del negozio e gestiva un localino vicino. Poi ci siamo perse di vista per un po’ di tempo, ma il buono di Facebook è che ci permette di riattivare contatti perduti. Così fra vari messaggi legati al cibo, Mariolina mi confida di avere dei ricettari molto antichi scritti a mano dalla sua bisnonna e dalla sua mamma. Mi chiede se voglio vederli che le farebbe piacere. Così più di un’anno fa vado a trovarla e ad incontrare un tesoro. I ricettari scritti a mano, di qualsiasi epoca siano e di qualsiasi estrazione sociale e zona d’Italia sono dei bauli di storia. Attraverso questi ricettari io sono entrata nelle cucine di Amelia e di Mimì, raccogliendo anche altri nomi a cui sono abbinate le ricette. Due donne vissute in epoche completamente diverse, nonna e nipote. Due però apasssionate di cibo e di gastronomia.

Ho guardato a lungo questi ricettari pensando cosa farne, chiedendo consigli e progettando tante idee. Per il momento ho un lungo sommario con circa un migliaio di ricette. Ho fatto una selezione di quelle che vorrei provare e raccontarvi, anche per fare un percorso storico su come cambia il modo di mangiare e di cucinare in un secolo.

Cambia anche il modo di scrivere le ricette, vi mostro qui sotto la differenza fra quella scritta negli anni ’40 e quella degli anni ’90 che già ha delle aggiunte. Oggi se io scrivessi una ricetta così mi arriverebbero un centinaio di domande!
Quindi ecco la mia versione, dopo naturalmente aver provato l’originale.

ricettari storici

Mele sciroppate quali scegliere

Iniziamo dalle mele, che come vedete dalle ricette, un tempo non serviva specificare quali scegliere.
Io ho usato due tipi di mela: la dolce striata mela antica della Carnia e la Inored un’altra varietà rossa. Consiglio di usare mele molto profumate, compratele da qualche contadino, sono buone anche le pink lady che si trovano ora o Royal Gala. È importante la mela e da dove proviene, cioè il fatto che non abbia subito trattamenti chimici, perché consiglio di conservarla con la buccia.

Fatevi raccontare le mele se le acquistate da un contadino, che hanno sempre delle storie molto interessanti.

mele antiche

Ingredienti per le mele sciroppate

  • 1 kg di mele
  • 1/2 litro d’acqua
  • 1/2 kg di zucchero
  • cannella in bastoncino
  • aniche stellato
  • vaniglia in bacca

Procedimento

Mettete a bollire l’acqua con lo zucchero per fare lo sciroppo, aggiungete la cannella, l’anice stellato e la vaniglia. Se vi piacciono potete mettere anche dei semi di finocchio, ma io li metterei in opzione all’anice.

Nel frattempo lavate bene le mele e tagliatele a fettine eliminando il torsolo. Se volete che le vostre mele rimangano belle bianche, consiglio di usare un coltello con lama in ceramica.

mele sciroppate

Lasciate bollire lo sciroppo fino a che si è sciolto lo zucchero, versate le mele a fettine e lasciatele sobbollire per massimo 10 minuti. Togliete le mele dallo sciroppo e disponetele già nei vasi, se le lasciate lì a lungo nello sciroppo cuoceranno e diventeranno molli.

Mettete le mele nei vasi sterilizzati e versatevi lo sciroppo fino a coprire. Fate in modo che nel vaso ci siano delle spezie che aumenteranno l’aroma nel tempo. Per la chiusura aggiungete una pressina di plastica sotto il tappo, in modo che le mele non prendano aria e siano coperte dallo sciroppo. Chiudete e sterilizzate come sempre, qui le indicazioni.

Ho scelto di non usare alcol nella mia ricetta, perché mi piacerebbe che venissero mangiate da chiunque, anche dai ragazzi per merenda o a colazione. Se vi piace l’idea di renderle alcoliche potete aggiungere del cognac o del vino secco.

Sono buone anche durante l’inverno leggermente tiepide con una pallina di gelato o accompagante con dei biscotti al burro.

Consiglio di non buttare lo sciroppo, anche se ne avanzate dalla preparazione, che diventa ottimo sia per fare dlele acque aromatizzate, sia per irrorare qualche torta.

Buon lavoro!
Monica