La ricetta de Radicchio di Treviso in agrodolce si è mutata con l’aggiunta della cipolla di Tropea, che a mio parere lo arricchisce e rende ancora più interessante.
Per il radicchio di Treviso in agrodolce
- 1 kg di radicchio di Treviso
- 2 cipolle di Tropea
- 500 ml di acqua
- 500 ml di aceto di bianco
- 15 gr di sale
- 20 gr di zucchero
- 20 foglie di alloro
- 1 cucchiaio di pepe in grani
Procedimento
Acquistate del radicchio di Treviso corto, di solito dalla metà di gennaio, trovate la seconda scelta dai fruttivendoli o dai produttori. Tagliatelo nel senso della lunghezza a spicchi sottili, tenendo una parte della radice. Mettete in ammollo in acqua fredda e una manciata di sale grosso, lasciatelo almeno 15 minuti, scolatelo e asciugatelo bene.
Sbucciate le cipolle di Tropea e tagliatele a metà in altezza e poi a fettine molto sottili. Mettetele su un colapasta e sciacquatele con acqua fredda e lasciatele scolare, asciugate bene.
Staccate le foglie di alloro dai rametti e mettetele in ammollo in acqua fredda con sale grosso per almeno 10 minuti. Sciacquate e asciugate bene.
In una pentola, mettete l’acqua, l’aceto, il sale e lo zucchero, portate a bollore e fate in modo che il sale e lo zucchero si sciolgano. Abbassate il fuoco e aggiungete pepe e alloro. Tenete il liquido che sobbolle e mettete un pò di radicchio alla volta solo per due minuti, deve solo “scottarsi” un attimo e rimanere croccante. Aiutatevi in questa operazione con una schiumarola o meglio ancora un mestolo a “ragno” così da raccogliere velocemente il radicchio senza liquido. Mettete il radicchio in un colino per due minuti, deve solo scolarsi, senza sovrapporlo e poi subito su di un piatto di ceramica che stia disteso.
Lasciate riposare il radicchio in un luogo fresco e ben disteso, fino a che si raffredda, almeno 3/4 ore. Nel frattempo preparate i vasi puliti e sterilizzati. Lasciate raffreddare anche il liquido di cottura, con all’interno l’alloro e il pepe, questo vi servirà poi per conservare il radicchio.
Con le mani iniziate a mettere il radicchio nei vasi, prendondo uno spicchio alla volta e appoggiandolo sul fondo seguendo la parete. Alternate ogni strato di radicchio con la cipolla di Tropea che avrete asciugato, il pepe e l’alloro che avrete recuperato. Riempite i vasetti con il liquido di cottura (freddo) del radicchio e cercate di evitare che si creino bolle all’interno aiutandovi con uno stecchino lungo. Lasciate riposare per mezz’ora e se necessario rabboccate.
Prima di chiudere i vasetti con il tappo, inserite una rete che tenga il radicchio spinto sotto il liquido, se non trovate le pressine potete usare il vecchio sistema dei due stuzzicadenti incrociati. Chiudete bene i vasetti e procedete con la sterilizzazione secondo le istruzioni che trovate qui.
Radicchio di Treviso in agrodolce una ricetta molto semplice, che richiede pochi ingredienti e qualche passaggio di preparazione.
La mia raccomandazione quando si preparano questo cose, è di organizzare la cucina, pulita e ordinata. Tutti gli ingredienti pronti e tutte le attrezzature pulite e a disposizione, questo vi faciliterà il lavoro e scaccerà l’ansia di non riuscire a fare tutto. Consiglio di usare per questo tipo di conserve delle semplice pressine che vi aiutano a tenere il prodotto staccato dal coperchio, indicato per salvaguardare l’aroma ed il gusto di conserve.
L’abbinamento radicchio e cipolla è ottimo, consiglio di lasciare in vaso almeno due settimane prima di consumarlo. Lo potrete servire come antipasto, su di un crostino per aperitivo, con carne e pesce bolliti o come ha fatto una mia amica sulla pizza
Questa ricetta l’ho preparata ascoltando l’ultimo album di Francesca Michielin se può servire lo trovate qui.
Regalo un vasetto di radicchio di Treviso e cipolla di Tropea in agrodolce ad un amica, raccomandandole che deve attendere almeno due settimana prima di consumarlo. L’avevo appena preparato. Dopo mezz’ora mi arriva un messaggio: tutto bene unico difetto che fai i vasetti troppo piccoli.
Buon appetito!
Monica
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