Vi racconto la storia della Torta di Fagioli. È una delle prime ricette che mi ha colpito dai ricettari di Amelia. Il titolo della ricetta è Torta di Fagioli di Guerra.
I ricettari di Amelia
I ricettari di Amelia sono dei quaderni scritti a mano, risalenti più o meno fra il 1935 e 1950. Mi sono stati mostrati dalla pronipote di Amelia, certa che ne avrei ricavato qualcosa di interessante. La prima cosa è leggere attraverso le ricette una situazione storica, l’appartenenza sociale, il territorio che è chiaramente specifico anche se influenzato con degli ingredienti che però hanno una natura specifica.
La ricetta della Torta di Fagioli della Guerra
Qui sotto la ricetta originale, che sono onesta non sono riuscita ancora a tradurre in modo integrale. C’è quel primo numero che ancora non riesco bene a interpretare e poi ho capito fare riferimento al peso dei fagioli secchi e non cotti.
Gli ingredienti sono inusuali, sono poveri e la cosa mi ha incuriosita parecchio. Ho iniziato anche una ricerca sul periodo e naturalmente poi ho provato la ricetta.
La ricetta risale probabilmente al tempo della Prima Guerra Mondiale, localizzata nella zona sinistra del Piave. In questa zona l’invasione austriaca portava via tutte le riserve dalle case e dalle cucine. La farina era quasi inesistente, rimanevano pochissime cose disponibili per poter realizzare qualcosa in questo caso anche di dolce.
Così la mancanza di farina è stata sostituita con i fagioli che con la loro dose di carboidrati e fibre tengono la cottura di una torta. La prima prova devo dire che non mi aveva particolarmente colpita, ma ho riprovato aggiungendo una bacca di vaniglia e tenendo più asciutti i fagioli. L’ho rifatta proponendola alla degustazione di un WineGarden dedicato ai fagioli. L’ho accompagnata con una crema pasticciera allo zafferano giusto per arricchirla.
gr: 95? di fagioli lessati e passati, indi aggiungere un rosso d’uovo e l’albume ben montato 2 cucchiai di zucchero, un limone grattugiato 1/2 bustina lievito, mescolare il tutto e cuocere in tortiera in forno.
Questa la mia versione.
Ingredienti
- 200 gr di fagioli secchi io ho usato i “borlottini”
- 2 uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 1 limone
- 1/2 bustina di lievito
- una bacca di vaniglia
- un pizzico di sale
Procedimento
Mettere in ammollo per almeno 12 ore i fagioli secchi, lessateli e passateli con il passaverdure (NO MINIPIMER).
In una ciotola mettete i tuorli e lo zucchero e montateli con i semi della bacca di vaniglia. Aggiungete la purea di fagioli, il pizzico di sale e la buccia di limone grattugiata. Setacciate il lievito e unitelo all’impasto. Montate gli albumi a neve e aggiungeteli mescolando lentamente che si incorporino al resto dell’impasto.
Preparate una tortiera da 20 centimetri di diametro e copritela con la carta da forno inumidita. Versate l’impasto e mettete in forno a 180° per circa 40 minuti.
La torta di fagioli rimarrà comunque umida e il mio consiglio è di farla e mangiarla dopo qualche ora.
È una torta che racconta una storia, la storia di chi eravamo cento anni fa, non è poi passato così tanto tempo.
È una torta che mi ha fatto parecchio commuovere, perché le dosi sono piccole e probabile che ce ne fosse davvero una briciola per ognuno.
È la storia che ci dice che i fagioli erano una parte fondamentale della dieta e probabile fossero i famosi “spagnolet”, i fagioli “scriti” o anche oggi comunemente chiamati borlottini. A me piace pensare che fossero anche qualche qualità oramai quasi introvabile come la Maseleta o altre varietà delle nostre zone pedemontane.
Ciò che è importante oggi è conservare queste ricette e custodirle e tramandarle.
Buona torta!
Monica
Consigli
Quando usate la carta da forno in cottura, inumiditela leggermente con acqua tiepida e strizzatela bene.
Questa torta è indicata anche per chi è celiaco o intollerante al glutine.
La mia seconda versione l’ho proposta con la crema pasticciera allo zafferano, mettendo in infusione dei pistilli nel latte per sei ore prima di fare la crema.