Queste serate con i Vignaioli Indipendenti Trevigiani stanno diventando delle sfilate. I vignaioli forti di giocare in casa e in un contesto informale, portano con garbo i loro vini in passerella.

Venerdì 21 febbraio la terza serata dei #vignaioliintour si è tenuta a Sarmede, presso l’azienda Masot – Fiabe di vino.
Presenti:
Azienda Agricola Tanorè – Valdobbiadene
Azienda Com. Pozzobon Rosalio – Volpago del Montello
Azienda Agricola Vettori – San Pietro di Feletto

FIVI

Ricordare ad ogni serata cos’è la FIVI, è la missione dei vignaioli, che pongono al centro l’integrità delle aziende, dei vignaioli e del territorio. Sapere che dietro quel logo, ci sono degli agricoltori che hanno seguito quella bottiglia, sin dalla potatura della vite, è il valore aggiunto. In queste serate in modo particolare, i vignaioli ci ricordano anche che loro si occupano anche di curare il territorio. Contrariamente alle campagna contro le vigne, in modo particolare nella zona collinare, ci ricordano che sono custodi del posto in cui vivono e lavorano.

Masot e Colfondo

Tornando ai vini, questa serata è stata una vera e propria chiacchierata con i vignaioli, che con generosità e la loro inconfondibile timidezza, ci hanno presentato due chicche di casa.

Colfondo 2017
100% glera di produzione collinare in località Palù. Terreno argilloso, uva vendemmiata in piena maturazione. Imbottigliato maggio 2018 dopo una fermentazione in acciaio a bassa temperatura. Deve riposare almeno 6 mesi in bottiglia.

Colfondo 2018
95% glera e 5% di verdisio che si fa sentire in questo Colfondo ancora giovane. Spicca la sapidità che ci porta ad una riflessione, non dobbiamo avere fretta nel bere questi vini. Vanno lasciati riposare, devono ambientarsi e darsi un po’ di ordine. Vini che daranno grandi soddisfazioni con il tempo e questo ce lo segniamo e vogliamo assaggiarlo di nuovo.

Pozzobon vini dal Montello

L’azienda è collocata nella zona del Montello, dove il Commendator Rosalio da anni coltiva vigne e vinifica tutte le proprie uve.

Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut
Giuliano decide di farci assaggiare la novità, questa versione Brut del Prosecco Superiore asolano. Un vino giovane, scalpitante, che chiede ancora un po’ di tempo. Ha bisogno di riposare un pochino, ma darà grandi soddisfazioni in futuro. Porta già profumi freschi e floreali e una buona acidità.

Montello e Colli Asolani Rosso del Montello DOCG 2016 Riserva del Commendatore
60% Merlot e 40% Cabernet Sauvignon un riposo di 18 mesi in botte che regalano un eleganza unica.
Le uve arrivano da un unico ettaro di vigna che ha all’incirca 60/70 anni e la maturità della vite si sente tutta nel bicchiere.

Tanorè i vini del Re

Vanessa giovane rappresentante dell’azienda, ci racconta la storia del nonno Gaetano, chiamato Tano Re del Cartizze. Da qui il nome Tanorè per l’azienda.

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extradry
Assaggiamo il 2018 imbottigliato da tre settimane è ancora uno scolaretto. Ha un bouquet di profumi fresco ed interessante, di fiori bianchi gelsomino e acacia fra questi.

Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG Dry
La collocazione delle vigne di Tanorè è nella zona più alta del Cartizze Alto. Zona esposta al sole, alla luce e all’aria. La qualità superiore di queste uve è tutta in questo calice che vorresti non finisse mai. La particolarità della famiglia Follador sono le lunghe fermentazioni in vasche d’acciaio. Questo vino fa minimo tre mesi.

Il Manzoni di Vettori

Già l’avevo bevuto due volte il Manzoni di Arturo e questa sera decide di farci bere due annate. Ci racconta che la coltivazione del Manzoni è una passione in tutti i sensi. La produzione è bassissima, circa 40 quintali per ettaro, un litro di vino per ceppo all’incirca. Le vigne hanno vent’anni d’età e sono collocate tutte in zona collinare, tutte naturalmente lavorate a mano. Grappoli molto piccoli con acini tondi e piccoli dalla buccia spessa, che vengono lasciati fino a piena maturazione.

Incrocio Manzoni Bianco 2017
Lo definirei “l’equilibrio”. I profumi fini ed eleganti di frutta che arrivano al naso, anticipano la stessa eleganza al palato. È il vino che a me ricorda sempre piatti particolari e abbinamenti che faticano a trovare luogo come con i carciofi e gli asparagi.

Incrocio Manzoni Bianco 2018
La giovinezza si fa sentire, spiccando nella sapidità e in una freschezza che sorprende quasi. La differenza metereologica delle estati è presente nel bicchiere, ricordando come le stagioni diverse influiscano poi nella cura della vinificazione.

Vini in passerella

Altra serata interessante che vede sempre protagonisti, vini, vignaioli e passioni per un lavoro mai pago.

Per gli altri appuntamenti seguite la pagina dei Vignaioli Indipendenti Trevigiani.

Qui trovate i racconti della prima e della seconda serata.

Monica