Vino, vigne e vignaioli è la sintesi del manifesto della Fivi. Ed è la sintesi perfetta di queste serate, dove ci vai per assaggiare del vino, ma l’argomento che predomina sono le vigne, raccontate dai Vignaioli Indipendenti Trevigiani.
La seconda serata è nel cuore di Valdobbiadene presso l’azienda Leo Vanin, peccato arrivarci col buio, perché la strada stretta che conduce al cortile, credo faccia assaporare un bel panorama.
La lista dei vini è curiosa: tre bollicine, un colfondo, due rosati e due rossi.
Eterogenei i vini e le aziende collina e pianura.
Il comune denominatore di questa serata posso dire che è stata la storia delle aziende, tutti hanno voluto raccontarla.
Leo Vanin
Inizio dall’azienda che ci ospita, condotta dal papà Leo e dalle figlie Jessica e Mara. Un azienda che con sei ettari di terreno sparsi, ha un catalogo di prodotti che si diversificano. Tutto il processo produttivo, come in tutte le aziende FIVI, è seguito internamente, questo ne fa garanzia di onestà per ogni singola bottiglia.
Valdobbiadene Prosecco DOCG Extra Dry uve provenienti da vigne antiche, altro denominatore comune. Il terreno qui è magro e si ripercuote poi nei profumi, che pur essendo delicati e lunghi, si restringono in un bouquet floreale e fresco.
Il secondo vino è lo Spumante Rosato Brut 100% Pinot Nero, la delicatezza che ci si aspetta da un rosato è tutta qui. Elegante sia nel colore che nel profumo.
Ca del Faggio
Ci troviamo a Guia con cinque ettari di vigna. Ivan ci racconta che qui le vigne venivano piantate per sussistenza, perché l’attività principale delle famiglie era basata sulla zootecnia. Ricordiamo che erano terre povere, martoriate dalle guerre e dalla fame. Le vigne venivano piantate in pendenza, perché quel pò che c’era di piano serviva per fare la stalla o seminare cereali da dare da mangiare alle bestie. Ca del Faggio quindi nasce da una di queste piccole proprietà, che oggi sta cercando di recuperare vecchie varietà. La cura delle vigne è cura del territorio, della storia, della biodiversità, di quello che eravamo e saremo.
Vino Spumante QVE uno spumante che raccoglie sei varietà di uva: glera tonda, glera lunga, bianchetta trevigiana, verdisio, perera e boschera. Una produzione di 25 ettolitri che probabilmente assumerà variazioni annue, in base alla resa di ogni qualità. I sentori racchiudono un mix di profumazioni pazzesche che ci riportano a frutti dolci ed esotici.
Col Fondo 2017 naturalmente zero residuo zuccherino, pochissimi solfiti e grande curiosità. Questi vini fatti per stare in bottiglia a lungo, chissà cosa ci riserveranno fra qualche anno.
Manera Luigi
Manera Luigi ci spostiamo nella pianura oltre il Piave. Siamo a Castelfranco, più precisamente a Salvatronda. Azienda di famiglia che guarda al futuro, immettendo nel lavoro le nuove generazioni a seguire i circa dieci ettari di vigne.
Marca Trevigiana Vino Frizzante Rosato Aura Letitae, Vento di Felicità derivante da Cabernet Sauvignon e Raboso Piave. Macerazione di 12 ore con la tecnica del salasso e frizzantatura in autoclave. Il corpo del Raboso si sente nella struttura di un rosato, che pur essendo elegante può sostenere abbinamenti un po’ più azzardati.
Marca Trevigiana Rosso Selva Rotonda un vino che ha un carattere e una storia. 50% Merlot 50% Carmenere, le uve provengono da due vigneti particolari, due cru. 60 giorni di macerazione separata, 16 mesi in tonneau di rovere francese, 6 mesi in cemento e altri 6 mesi in bottiglia. Noi beviamo un 2016 che ha una bella storia e un ottimo equilibrio.
Terre di Boscaratto
Siamo a Susegana, dove la famiglia Boscaratto coltiva cinque ettari di vigna intorno all’azienda. Anche la famiglia Boscaratto arriva alla viticoltura passando prima per l’allevamento. Questo ci fa capire che in passato non si poteva vivere di vino in queste zone, che le vigne si piantavano per farsi il vino per casa e forse se ce n’era in più si vendeva.
Valdobbiadene Superiore Prosecco DOCG Extra Dry è interessante il confronto con il suo fratello di Leo Vanin. Denis ci spiega una sottile differenza. A Susegana, pur essendo pochi chilometri di distanza, di vendemmia almeno 10 giorni prima di Valdobbiadene. Il clima è più caldo e l’escursione termica notturna non così incisiva. È chiaro che la differenza la troviamo poi nel bicchiere, dove la varietà dei profumi, pur rimanendo i classici del Prosecco, hanno leggere declinazioni.
Vino Rosso Rajo Rosso 50% Marzemino e 50% Merlot preferibilmente in sovramaturazione. Solamente acciaio per questo vino, nessun accenno al legno e questo è un pregio che lascia che si esprima totalmente. Fresco, corposo, armonioso e ben equilibrato, è un vino che lo ricordi.
Vino vigne e vignaioli
Queste serate sono speciali, devo dire che i racconti fatti dai vignaioli sono arricchenti e portano tratti di storia della nostra terra che sono unici. Sono interessanti le questioni che nascono e la necessità spesso di fare chiarezza su un sacco di termini e di leggende che vengono vendute come verità.
La prima serata ve la racconto qui.

Ci sono ancora tre serate, per prenotare il vostro posto seguite il link qui sotto.
https://www.facebook.com/events/1034305266910202/
Spero di vedervi!
Monica